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CARLO NANI - Trento 5-01-1865 - Graz (Austria) 30-08-1916

Giugno 1903 - A beneficio dell'Asilo Infantile Italiano a Vadena

Raro spartito di un'opera utilizzata a fini irredentistici.

Poeta dialettale trentino, poi triestino di adozione. Dal padre giornalista ereditò l'intelligenza e l'ironia che seppe trasferire in maniera brillante nelle espressioni vernacole. Spirito eclettico, competente di pittura, musica e direzione d'orchestra, si avvicinò al teatro con due operette e una commedia, non tralasciando mai la poesia e la canzonetta. La sua poesia fu "per lo più narrativa, comico-epica, ma anche occasionale e bozzettistica; il verso spontaneo, armonioso, vario d'inventiva, la rima quasi sempre naturale; indugiava talora il poeta alla spontaneità, poco o nulla concedendo alla rima. Ogni occasione è buona per dedicare quattro versi a un avvenimento, a un sentimento patriottico, a un caso allegro, ad un'usanza e costume del tempo, a spunti di cronaca spicciola, al vocabolario del popolo" (Adami).
L'opera che lo rese maggiormente famoso è la trilogia che ha per protagonista il Sior Tita. Nel periodo di confino a Graz iniziò la trasposizione in dialetto trentino dell'Iliade di Omero e dell'Inferno di Dante, lavori andati perduti a causa di un bombardamento su Trieste.

Dal sito dell"Accademia Roveretana degli Agiati